giovedì 8 maggio 2014

Come Costruire una Religione

Per far accettare un nuovo concetto, una nuova ideologia, un nuovo pensiero e persino un credo nuovo a qualcuno, è sufficiente anteporre alla stessa ideologia, pensiero e credo proposti, dei concetti che vengono presentati per indiscutibili, per assodati, per ovvi, per non confutabili e soprattutto per realtà universale.

Se mettiamo come verità indiscussa che non tutto è comprensibile di Dio e che dunque le Sue opere sono per noi "mistero divino", riusciamo allora a far credere che Cristo è Dio fattosi uomo e riesciamo a far accettare tutto quanto ne deriva, anche l'inspiegabile, proprio perché ci si può difendere dietro all'indistruttibile muro del "mistero divino".
Su questo "gioco dell'ignoranza", il mondo è stato fino ad oggi governato da un branco di sciacalli irresponsabili, che hanno ridotto il pianeta ad un enorme immondezzaio ed hanno da sempre messo fratello contro fratello, servendosi proprio dell'ignoranza degli uomini a loro elargita ed ai quali hanno facilmente somministrato un oceano di menzogne.

Primi fra tutti, coloro che hanno fondato un sistema sociale, politico, culturale ed economico basato sulla religione cristiana, che è a tutti gli effetti la creatrice e la detentrice del sistema attuale in cui viviamo.
E tutto questo, partendo da una menzogna!

Come è stata costruita questa menzogna?
Semplicissimo e talmente banale allo stesso tempo, che nessuno ha mai avuto "l'ingenuità" ed al contempo "il coraggio" di mettere in discussione la menzogna stessa, la quale asserisce che "Gesù è il Messia atteso, che è Colui che è venuto a salvarci dai peccati, che è figlio di Dio e che è Dio".
Concetti così divini ed umanamente "sperati", che nessuno ha mai avuto il minimo dubbio su essi, ad eccezione ovviamente di una manciata di critici, che o furono ammazzati o furono ridicolizzati.
(io critico e metto in discussione l'insieme di tutti questi concetti nella loro unione e comunione, non i singoli concetti che presi separatamente e tenuti indipendenti fra loro, sicuramente definiscono alcune verità).

Ebbene, fin dalla prima parola del primo versetto del Vangelo Cattolico, possiamo trovare la prova della menzogna e di come essa è stata costruita.
Rappresentazione artistica della genealogia di Gesù
Cominciamo dunque dal "Vangelo di Matteo", uno dei quattro testi canonici cattolici.
Dal versetto Mt 1,1 al versetto Mt 1,16, è riportata la genealogia di Gesù Cristo, che sostanzialmente altro non è che un elenco di nomi padre-figlio, che partendo dal patriarca "Abramo" e passando per il re d'Israele "Davide", termina con "Gesù figlio di Giuseppe".
Eccovi alcune incredibili considerazioni:

A) IL NUMERO DELLE GENERAZIONI
Nel "Vangelo di Luca" (Lc 3,23), è riportata un'altra genealogia che non coincide con quella del "Vangelo di Matteo". Infatti, è praticamente ed obiettivamente impossibile ricostruire la genealogia di Gesù Cristo! Oggi come allora! Il motivo è semplicissimo! Gesù non era nessuno, era un uomo qualsiasi, figlio di uomo e donna qualsiasi ed a quel tempo, non esistevano documentazioni alcune a riguardo delle discendenze
Oggi stesso, nonostante la tecnologia e la cospicua documentazione storica a disposizione, se non siete figli di qualche nobile famiglia, è praticamente impossibile risalire ai vostri avi! Riuscite se siete fortunati, ad andare indietro di qualche manciata di generazioni e nulla di più! Figuratevi a quei tempi, in cui non esistevano carte d'identità ed in cui la scrittura era un lusso per pochissimi.
Non solo questo! Per alcune generazioni da Abramo in poi, il popolo ebraico non fu altro che un gran numero di famiglie nomadi, che girovagavano per i deserti e le nazioni del tempo, senza appunto nessuna fissa dimora, vivendo in tende di pelli di animali, nella precarietà dovuta proprio a tale stile di vita e con l'intera giornata impegnata a cercare di sopravvivere. Impensabile ed assurdo in tali condizioni, che a quelle genti interessasse sapere chi era il suo bis-nonno, figurarsi se interessava conoscere la genealogia esatta dei loro padri, che fra le altre cose avrebbero dovuto trasmettersi oralmente, nella assoluta precisione.
Secondo il "Vangelo di Matteo" da Abramo al re Davide compreso, vi sarebbero 14 generazioni e dal re Davide alla deportazione di Babilonia altre 14 generazioni, per concludere dalla deportazione a Gesù con altre 14 generazioni. Il totale sono 42 generazioni da ricordare a memoria e per "pura coincidenza", sono suddivise in tre gruppi da 14 che sono separati da tre avvenimenti importanti: Abramo, Babilonia ed il Cristo.
Se invece stiamo al "Vangelo di Luca", da Cristo escluso ad un certo "Davide" che non viene definito come il re d'Istraele, vi sono 42 generazioni e non 14 come in Matteo, notando anche che il figlio di questo Davide nella genealogia di Luca, è un certo "Natàm", mentre il figlio del re "Davide" nella genealogia di Matteo è "Salomone" (che fu anch'esso re di Israele).
Andando oltre nella genealogia, arriviamo che alla 56a generazione a ritroso (sempre Gesù escluso), appare il patriarca "Abramo", dunque ben oltrepassando quelle 42 generazioni che troviamo in Matteo. Alla 67a generazione a ritroso (Gesù escluso) appare "Noè", per arrivare con la 76a generazione ad "Adamo". Dunque, siamo "fuori per fuori" con tutto, anche perché, pur considerando la incredibile longevità dei patriarchi che sostiene l'Antico Testamento (diverse centinaia di anni di vita per i primi uomini da Adamo a Noè), risulterebbe che Dio avrebbe creato l'uomo e l'universo insieme, pochissime migliaia di anni fa, all'incirca 8.000 anni. E sappiamo tutti che così non è...

B) IL NONNO DI GESU'
Secondo la genealogia del "Vangelo di Matteo", il nonno di Gesù sarebbe un certo "Giacobbe", mentre secondo il "Vangelo di Luca", il nonno di Gesù sarebbe invece un certo "Eli". Nemmeno sul nonno si trovano in accordo i due vangeli; a voi le considerazioni del caso...

C) LA VERGINITA' DI MARIA
Perché dunque Matteo e Luca ci tengono così tanto ad elencare noiosamente la genealogia di Gesù?
La risposta è anche questa volta semplicissima ed uso le parole dello stesso Monsignor Pietro Rossano, Vescovo Ausiliare di Roma negli anni '80, che rispecchiano fedelmente il pensiero cattolico.
Egli, in una versione tascabile dei 4 vangeli edito da Edizioni Paoline nel 1987, nell'introduzione al "Vangelo di Matteo" a pagina 18, scrive: "Infatti, fin dal principio, con la genealogia, così importante per gli Ebrei, Matteo intende dare non soltanto la realtà ebraica e davidica di Gesù, ma inserire lui, la sua storia e la sua opera nel complesso della storia della salvezza...".


Monsignor Pietro Rossano
Dunque, lo scopo di Matteo (e Luca di consenguenza), è quello di dimostrare che Gesù è realmente discendente del re d'Istraele "Davide", affinché le profezie dell'Antico Testamento diventino vere! Se infatti Gesù non fosse stato un discendente di Davide, decade la Sua regalità e dunque Egli non poteva essere il "Messia" tanto atteso, perché le Sacre Scritture affermano che il Messia è discendente di Davide. Pertanto era assolutamente necessario far credere che Gesù sia stato di stirpe regale e davidica.
Mi soffermo un attimo sulle parole "...Matteo intende dare..." di Monsignor Pietro Rossano, perché queste parole esprimono pienamente e dimostrano indiscutibilmente, l'intenzione ingannatrice dell'autore del "Vangelo di Matteo". Persino lo stesso Monsignor Rossano, talmente "assuefatto" al concetto "dogmatico" che Gesù sia veramente di stirpe reale davidica, non si rende conto di cosa egli stesso scrive: quel "intende dare" esprime, dimostra e sintetizza tutto il concetto ingannevole con il quale si vuol far credere che il Cristo uomo qualsiasi, sia veramente Figlio di Davide, pena il fallimento e la dimostrata falsità di tutte le profezie dell'Antico Testamento.

Ma veniamo alla verginità di "Maria"! Qui tocchiamo un punto dolente, giriamo letteralmente il coltello nella piaga e lo affondiamo nelle carni...
Se dunque Maria, madre di Gesù, ha veramente concepito il Cristo nella verginità per opera dello Spirito Santo e dunque non nella unione carnale con Giuseppe il padre di Gesù nominato in entrambe le genealogie sopra analizzate, allora decade la regalità e la discendenza davidica di Gesù! Ovvio!
Dunque, se il dogma della verginità di Maria è vero, Gesù non è di stirpe reale e non è quel Figlio di Davide tanto osannato o perlomeno, obbiettivamente, CHE SENSO AVREBBE IN TALI CIRCOSTANZE "VERGINALI", ELENCARE DUE GENEALOGIE INSIGNIFICANTI, CHE NON DICONO PROPRIO NULLA, POICHE' QUEL GIUSEPPE PADRE DI GESU' CHE DISCENDE DA DAVIDE SECONDO I VANGELI, NON E' IL PADRE NATURALE DI GESU', NON C'E' PERTANTO LA "DISCENDENZA DI SANGUE" TANTO VOLUTA E TANTO SBANDIERATA.

Ma approfondiamo questo punto cruciale:
Nel "Vangelo di Matteo" dal versetto 1,18 fino al versetto 1,25, si racconta della madre di Gesù che si trovò incinta per opera dello Spirito Santo e di Giuseppe suo sposo che ebbe in sogno la visione in di un angelo del Signore, che lo rassicurò in merito a tale straordinario avvenimento.
Nel "Vangelo di Luca" invece, dal versetto 1,26 al versetto 1,38 si racconta di Maria madre di Gesù che fu visitata dall'Angelo Gabriele, il quale Le disse che in Lei si sarebbe manifestata la potenza dell'Altissimo per mezzo dell'opera dello Spirito Santo, il quale avrebbe in Ella concepito il "Figlio di Dio".
Da tali brani dei due vangeli sopra menzionati, la Chiesa Cattolica ha poi convenuto definire il "Dogma dell'immacolata concezione".
I vangeli di "Marco" e "Giovanni" invece, non trattano per nulla tali fatti.
Dunque, secondo i vangeli di "Matteo" e "Luca", Maria avrebbe concepito il Cristo Gesù, per intervento divino e non carnale, e se dunque è veramente così, ci si chiede del perché insistere in entrambi gli stessi vangeli, con la genealogia di Gesù e la loro dimostrazione che Gesù è veramente di discendenza davidica.
Infatti, se Gesù è stato concepito per INTERVENTO DELLO SPIRITO SANTO, Egli è di fatto stato concepito per intervento divino e dunque il Cristo Gesù è a tutti gli effetti DI STIRPE DIVINA, che è ben al di sopra di qualsiasi stirpe reale umana, compreso quella del re Davide. Ed a conferma di questo, il "Vangelo di Luca" parla al versetto 1,32 e 1,35 di "Figlio di Dio".
Cos'altro pretendere dunque!?
Gesù giudeo, è Figlio di Dio e di stirpe divina.
Eppure, i due evangelisti insistono, sottolineando l'importanza di dimostrare che Gesù è di stirpe regale davidica, ed allo stesso tempo evidenziano che lo stesso Cristo che secondo loro è "Figlio di Davide" è anche "Figlio di Dio", perché generato in Maria per opera dello Spirito Santo e non per opera dell'unione carnale di Maria con Giuseppe Suo sposo; le due cose sono inconciliabili, si smentiscono l'una con l'altra.
Quindi:
Caso A) - Se è vero che Maria fu messa incinta per opera dello Spirito Santo, è falsa la genealogia di Gesù, perché Giuseppe non può aver trasmesso a Gesù il sangue di stirpe davidica, cioè Gesù non può essere quel "Figlio di Davide" tanto osannato e menzionato ovunque nei vangeli e dalla stessa Chiesa Cattolica.
Caso B) - Se invece è vera una delle due genealogie che intendono dimostrare che Gesù è veramente figlio di sangue di Giuseppe il quale a sua volta è discendente del re Davide, allora è falso che Maria è stata messa incinta per opera dello Spirito Santo, e dunque Gesù non è "Figlio di Dio".
Noi non sappiamo e non possiamo sapere con certezza quali dei due casi sia quello vero, ma sappiamo invece un'altra cosa ancora più importante, che rilega al nulla l'importanza di sapere quali dei due casi è quello vero.
Poiché o è falso il caso "Caso A", o è falso il caso "Caso B", di certo possiamo concludere che sicuramente i vangeli di "Matteo" e di "Luca", NON SONO ATTENDIBILI, poiché entrambi si smentiscono da soli e da se stessi.

Ma dunque, perché commettere un errore così incredibile ed ingenuo?
La risposta è ovvia e banale: COSTRUIRE UNA NUOVA RELIGIONE, COSTRUIRE UN MITO RELIGIOSO, COSTRUIRE UN NUOVO CREDO, COSTRUIRE NUOVE ATTESE PER GLI UOMINI, COSTRUIRE NUOVE SPERANZE, COSTRUIRE INSOMMA UN NUOVO SISTEMA RELIGIOSO per tre motivi precisi:
1) Perché le circostanze storiche lo imponevano (l'infelice stato di sottomissione giudaico all'Impero Romano).
2) Perché le circostanze religiose lo imponevano (la classe sacerdotale si era praticamente sottomessa a Roma ed ad una ipocrisia religiosa evidente e disapprovata dal popolo ebraico).
3) Il Cristo ritenuto il Messia tanto atteso, era morto come un pezzente ed un malfattore e v'era il rischio che tutto l'Antico Testamento venisse ritenuto fasullo.

Torniamo pertanto alle parole di Monsignor Pietro Rossano che dicono di Matteo evangelista "intende dare" ed "intende inserire", cioè l'autore del "Vangelo di Matteo" si adopera affinché con le sue parole scritte, il lettore non possa avere dubbio alcuno che Gesù era veramente di discendenza davidica ed al contempo divina.

Questa è la prima prova di quanto affermo nella pagina "Premessa" di questo blog, in cui al punto "C" (fine pagina) asserisco che " Dio ha concesso questo colossale inganno per servirsene.", PER DIMOSTRARE NEI TEMPI MATURI AGLI UOMINI ATTRAVERSO LE LORO STESSE MENZOGNE, CHE ESSI SONO MENZOGNERI E SERVI DI COLORO CHE A DIO SI OPPONGONO E CHE NESSUN REGNO O SISTEMA POLITICO-RELIGIOSO, POTRA' MAI FUNZIONARE.

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